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Marguerite
Yourcenar
Aforismi
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Il nostro errore più grave è quello di cercare di destare
in ciascuno proprio quelle qualità che non possiede,
trascurando di coltivare quelle che ha.
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Aver ragione troppo presto equivale ad aver torto.
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Accade della verità storica né più né meno come di tutte le altre: ci si sbaglia, più o meno.
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Dire che ho i giorni contati non significa nulla: è stato sempre così; è così per noi tutti.
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Ben pochi realizzano se stessi prima di morire:
e ho giudicato con maggior pietà le loro opere interrotte.
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La gente alla moda cambia divinità come altrove cambia medico,
ma senza risultati più apprezzabili.
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Un uomo d'azione raramente tiene un diario; più tardi, al fondo d'un periodo di inattività,
egli si ricorda, prende nota e, il più delle volte, stupisce.
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La memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato,
dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
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Ogni tolleranza accordata ai fanatici li induce immediatamente a credere a una simpatia per la loro causa.
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Più cerco di fare un ritratto somigliante,
più m'allontano dal libro e dall'uomo che potrebbe piacere;
solo qualche amatore dei destini umani comprenderà.
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Biblioteca: ospedale dell'Anima.
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Uno dei pochi vantaggi che riconosco al fatto di invecchiare
consiste nella possibilità di gettar la maschera in ogni cosa.
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I legami di sangue sono molto deboli,
checché se ne dica, quando non c'è affetto a rinsaldarli.
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Qualunque cosa si faccia, si ricostruisce sempre il monumento a proprio modo;
ma è già molto adoperare pietre autentiche.
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A diciassette anni, l'eccesso è una virtù.
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Ci sono libri che non si dovrebbero osare se non dopo i quarant'anni.
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Affondo nella disperazione dello scrittore che non scrive.
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Uno dei modi migliori per far rivivere il pensiero di un uomo: ricostruire la sua biblioteca.
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La sostanza, la struttura dell'essere umano non muta;
non c'è cosa più stabile che la curva di una caviglia, il posto d'un tendine, la forma di un alluce.
Ma ci sono epoche in cui la calzatura deforma meno:
nel secolo di cui parlo, siamo ancora molto vicini alla libera verità del piede nudo.
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Ogni essere che ha vissuto l'avventura umana sono io.
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Le nostre interpretazioni lasciano intatti persino i testi,
essi sopravvivono ai nostri commenti: ma il minimo restauro imprudente inflitto alle pietre,
una strada asfaltata che contamina un campo dove da secoli l'erba spuntava in pace creano l'irreparabile.
La bellezza si allontana; l'autenticità pure.
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Tutto ci sfugge. Tutti. Anche noi stessi
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