Robert
Fulton Tanner
Se
si potesse mordere la mano gigante
che ci afferra e distrugge,
come io fui morso da un topo
il giorno che alla ferramenta
mostravo la mia trappola brevettata.
Ma non ci si può vendicare
Di quell'orco mostruoso che è la Vita.
Tu entri nella stanza - cioè nasci;
e poi devi vivere - logorarti l'anima,
ecco! L'esca che brami è in vista:
una donna coi soldi che vuoi sposare,
prestigio, posizione, potere nel mondo.
Ma
bisogna darsi da fare e superare ostacoli -
Eh,
sì! le sbarre davanti all'esca.
Finalmente
ce l'hai fatta - ma si sente un passo:
l'orco,
la Vita, entra nella stanza,
(era in agguato e ha sentito lo scatto della molla)
e
ti guarda rosicchiare il bellissimo formaggio,
e
ti fissa con occhi ardenti,
e
si fa torvo e ride, e ti beffa e maledice,
mentre
corri su e giù per la trappola,
finché
il tuo tormento gli viene a noia.
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