Il fuoco, l'acqua e l'onore fecero un tempo comunella insieme. Il fuoco non può mai stare in un luogo, l'acqua anche sempre si muove: onde tratti dalla loro inclinazione, indussero l'onore a far viaggio in compagnia.
Prima adunque di partirsi tutti e tre dissero che bisognava darsi fra loro un segno da potersi ritrovare, se mai si fossero scostati e smarriti l'uno dall'altro. Disse il fuoco: S'è' mi avvenisse mai questo caso, che io mi segregassi da voi, ponete ben mente colà dove voi vedete fumo; questo è il mio segnale e mi troverete certamente.
E me, disse l'acqua, se voi non mi vedrete più, non mi cercate colà dove vedrete seccura o spazzature di terra, ma dove vedrete salci, alni, cannucce, o erba molto alta e verde, andate costà in traccia di me, e quivi sarò io.
Quanto a me, disse l'onore, spalancate bene gli occhi, e ficcatemegli bene addosso, e tenetemi saldo, perché se la mala ventura mi guida fuori di cammino, si ch'io mi perda una volta, non mi trovereste più mai.
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